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Telefonia mobile con tecnologia 5G nella Svizzera Italiana: c’è ancora molto da fare

07 marzo 2024

Nonostante secondo un recente sondaggio, oltre metà degli abitanti della Svizzera Italiana si dichiara favorevole alla tecnologia 5G, in Ticino si riscontrano ancora molte resistenze durante la fase di ottenimento di licenze di costruzione delle antenne 5G. Questo blocco può persino portare alla mancanza di connessioni mobili, come dimostrano alcuni esempi. Marco Chiesa, copresidente di Chance5G, analizza la situazione in Ticino.

Nel 2020, secondo un sondaggio realizzato dal portale di raffronto online bonus.ch, solo il 38% degli abitanti della Svizzera Italiana era favorevole all’implementazione di tecnologie 5G, dato che è aumentato in modo incoraggiante al 54% nel 2022, grazie al progresso tecnologico, l'impatto favorevole sull'uso personale (ad esempio il più rapido flusso dei dati sul cellulare) e la riduzione del consumo energetico. Nonostante il 5G si stia abbastanza velocemente affermando come tecnologia sicura, moderna e affidabile, anche in Ticino si registrano spesso resistenze da parte di Municipi o popolazione, che fermano gli importanti progetti di ammodernamento della rete mobile, con conseguenze per gli operatori che forniscono questi servizi e la loro utenza.

Ritardo nei progetti di antenne a livello comunale

Infatti, in diversi comuni, a seguito di malumori popolari manifestati regolarmente attraverso petizioni, diversi esecutivi o proprietari di tetti hanno deciso di osteggiare le domande di costruzione per la posa di antenne di telefonia mobile, rallentando così l’aggiornamento alla nuova tecnologia e mettendo in difficoltà gli operatori. Ad esempio, a Ponte Capriasca, il Municipio, dopo la consegna di 191 firme contro la posa dell’antenna 5G nel territorio comunale alla cancelleria, aveva deciso in primo luogo di respingere la rispettiva e regolare licenza edilizia, per poi venire smentito dall’istanza di ricorso superiore, rallentando però il processo di posa e costruzione dell’antenna.

Un altro caso celebre che ha attirato l’attenzione dei media locali è stato quella del comune di Comano. Già 10 anni fa, il Gruppo Cittadini Comano e Cureglia con 1’102 firme (i due comuni contano assieme 3600 abitanti circa) aveva richiesto lo smantellamento dell’antenna 4G sopra il tetto della Radiotelevisione Svizzera di Lingua Italiana (RSI), ritenendo la stessa troppo potente e troppo vicino alla popolazione. Nell’ambito di un compromesso su vari punti con la popolazione, RSI aveva deciso di disdire il contratto di locazione per l’antenna, sebbene fosse stata rilasciata dagli enti locali una regolare licenza edilizia. Decisione che ha portato il comune e l’operatore mobile a intavolare delle nuove e lunghe discussioni su una possibile nuova locazione dell’antenna, senza però trovare una soluzione in tempi utili. Da febbraio 2024, il 60% dei clienti dell’operatore mobile nell’area non può più effettuare chiamate in casa propria con il telefonino e non può più utilizzare il traffico dati su dispositivi mobili oppure solo a velocità limitata.

La popolazione ticinese è favorevole, ma il posizionamento delle antenne rimane controverso

Concludendo, nonostante in Ticino il 5G piaccia sempre di più alla popolazione, esistono timori legati al posizionamento visivo dell’antenna che preoccupano i cittadini, creano discussione in seno agli enti pubblici e ai proprietari di tetti, e rallentano l’innovazione e la diffusione di una rete 5G stabile e veloce all’interno del paese. Spesso, le reticenze nei confronti di nuove antenne sono portate avanti da minoranze. Una soluzione per evitare queste problematiche appare ancora molto difficile. Solo il dialogo tra i vari attori coinvolti, l’informazione circa la sicurezza e i benefici della rete 5G, e una pianificazione accorta del territorio potrà in futuro andare a mitigare incomprensioni e conflitti, favorendo così la spinta dell’innovazione in Ticino e nel resto della Svizzera.
 

Abbiamo parlato della situazione in Ticino con Marco Chiesa, copresidente di CHANCE5G e Consigliere agli Stati.


Intervista con Marco Chiesa
Consigliere agli Stati e copresidente di CHANCE5G



Qual è la sua opinione sulle resistenze che si riscontrano in diversi comuni ticinesi nei confronti dell'implementazione della tecnologia 5G, considerando che il sostegno a livello nazionale sta aumentando?

Marco Chiesa: È sicuramente positivo che, secondo un sondaggio di bonus.ch svolto nel 2022, una maggioranza della popolazione in Svizzera italiana sia favorevole al 5G nel 2022. Questo significa che il lavoro di sensibilizzazione ed informazione effettuato da CHANCE5G a Sud delle Alpi sta funzionando. Ma è evidente che in alcuni comuni del Ticino persistono resistenze, spesso manifestate attraverso petizioni, opposizioni, ricorsi e decisioni negative di enti locali. Riteniamo che sia fondamentale comprendere le preoccupazioni della popolazione e lavorare per risolverle attraverso un dialogo aperto e informato.

Come giudica la resistenza della popolazione e la sua influenza sulle decisioni prese dalle autorità locali in merito al posizionamento delle antenne?

Marco Chiesa: Il posizionamento delle antenne è effettivamente una delle maggiori sfide nel campo delle comunicazioni mobili. CHANCE5G vuole promuovere un dialogo costruttivo, fornire informazioni sui vantaggi della tecnologia 5G e mostrare perché le antenne dovrebbero essere posizionate il più centralmente possibile. Questo è l'unico modo per garantire la migliore ricezione possibile nel Ticino periferico e ridurre l'esposizione alle radiazioni. Migliore è la ricezione, minore è la quantità di radiazioni emesse dal proprio cellulare, che sono la causa del 90% dell'esposizione individuale alle radiazioni.

In che misura il 5G è fondamentale per l'economia e la società della Svizzera italiana?

Marco Chiesa: La nostra regione, caratterizzata da una forte impronta rurale e da settori significativi quali artigianato, industria e servizi, dipende in modo sostanziale dalla tecnologia 5G per attuare la digitalizzazione nei processi produttivi e nell'erogazione di servizi. In particolare, il Ticino, ora che grazie all’apertura della Galleria di base del Gottardo è diventato molto più vicino a Zurigo, affronta elevate esigenze in termini di mobilità e comunicazione. Le ampie larghezze di banda sono essenziali per la realizzazione di concetti di mobilità integrata e per garantire viaggi piacevoli sui mezzi di trasporto pubblici. Questo favorisce non solo l'opportunità di lavorare durante gli spostamenti casa-lavoro ma contribuisce anche a un'esperienza positiva per i visitatori della nostra regione. Infine, infrastrutture moderne e accattivanti giocano un ruolo fondamentale nel favorire l'insediamento di nuove aziende, creando opportunità occupazionali e di formazione.

 

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